L'incredibile storia del Jamaican Bobsleigh Team
E, come sempre, i risultati sportivi del weekend: dal record di Yohanes Chiappinelli in Maratona al superbo mondiale di Simone Conte e tanto altro ancora...
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In ogni puntata potrai trovare le storie degli atleti che sono diventati, a loro modo, icone sportive, capaci di ispirare le persone. Oltre alle notizie più importanti delle gare dell’anno.
Highlight di puntata
La storia del Jamaican Bobsleigh Team
Mattia Furlani eletto Rising Star ai World Athletic Awards 2024
L’Italia dello snowboard ha impressionato parecchio nel weekend
Simone Conte si candida decisamente a essere il volto dei tuffi italiani nei prossimi anni, sbancando i mondiali Juniores a Rio de Janeiro
Yohanes Chiappinelli fa il record italiano alla maratona di Valencia
La storia del Jamaican Bobsleigh Team
Ogni Olimpiade porta con sé storie incredibili. Ma l’edizione di Calgary 1988, beh che dire, ha esagerato nel colpire l’immaginario collettivo. Non fu solo l’anno della ribalta di Eddie The Eagle (ne avevamo parlato qui), ma anche quello dell’esordio assoluto della Giamaica in un’Olimpiade invernale.
La leggenda del Jamaican Bobsleigh Team nasce un po’ per caso grazie a due imprenditori americani di stallo a Kingston impallinati con lo sport. George Fitch e William Maloney si accorgono di come strutturalmente le gare di carretti su strada giamaicane somiglino tantissimo a quelle di bob, avendo entrambe una fase di spinta e una fase di controllo del mezzo tramite il peso del corpo. Il duo decide quindi di tentare un’impresa creduta folle: portare la Giamaica alle Olimpiadi Invernali.
Qui arriva il primo problema. Se una impresa viene definita “folle” lo è per due motivi: nessuno la crede possibile e, soprattutto, nessuno vuole farne parte. E infatti i primi tentativi di arruolare atleti nel progetto (pescando tra i velocisti che si allenavano per Seoul 88) risultano un buco nell’acqua. Proposta troppo assurda e rischiosa. Non s'ha da fare.
Alla fine, riuscirono a convincere quattro atleti delle squadre sportive militari: Devon Harris (anche 800 metrista), Dudley Stokes (pilota di elicotteri), Michael White (velocista della squadra sportiva dell’esercito) e Samuel Clayton. Nessuno di loro aveva mai visto la neve, figuriamoci un bob!
Problema due: come ti alleni in Giamaica senza neve? E con chi?
Qui Fitch mette mano al portafogli, investendo circa 60mila dollari per assumere allenatori (Howard Siler 🇺🇸 e Sepp Haidacher 🇦🇹) e acquistare achettrezzature (di terza, forse quarta mano). La squadra si allena per la maggior parte del tempo a casa in 🇯🇲, con la convinzione che il clima potesse aiutarli nella preparazione così come accade nell’atletica. Per provare in pista, non esistendone nell’isola, volano in Nord America.
“Sentii parlare del bob nel 1987. Ne vidi uno per la prima volta a metà settembre di quell’anno. A ottobre ci fu la prima volta sul ghiaccio, in una pista di pattinaggio a Lake Placid. Salii a bordo poco dopo. A febbraio eravamo alle Olimpiadi”- Stokes1
Arriviamo al problema tre, le qualificazioni. Per andare alle Olimpiadi è necessario ottenere il pass. Uno dei requisiti è la partecipazione ad almeno una tappa di coppa del mondo. E così, bob in spalla, la squadra vola in Austria e, teoricamente, si mette la qualificazione in tasca. Teoricamente perché il CIO non ne vuole sapere, convinto si tratti solo di una trovata pubblicitaria. In molti prendono le difese della squadra, tra cui, scopro da Il Post, anche il principe Alberto II di Monaco, che gareggiava proprio nella squadra di bob del Principato.
"Sicuramente c'erano persone che pensavano fossimo dei burloni e che fosse impossibile. Certamente era molto difficile, ma non abbiamo mai pensato che non saremmo stati in grado di farcela" - Harris2
Il CIO alla fine approva la partecipazione e il 23 febbraio 1988, Mike White e Dudley Stokes diventano i primi due atleti giamaicani a partecipare alle Olimpiadi invernali. Si classificano trentesimi nel bob a due ma, esattamente come per Eddie The Eagle, si crea un entusiasmo pazzesco attorno al team. Tanto da convincerli a provare la gara a quattro, nonostante le difficoltà economiche (risolte grazie a una raccolta fondi lampo).
Durante la loro ultima discesa, la quarta, succede un patatrack: il bob esce di traiettoria e si ribalta. Si pensa al peggio (le immagini sono oggettivamente drammatiche).
Quel che succede dopo, però, diventa leggenda. I quattro atleti escono dal bob e lo portarono a spalla fino al traguardo, tra gli applausi scroscianti del pubblico. Un gesto che diventa simbolo di qualcosa di più grande di una semplice gara: rappresenta la determinazione, il coraggio e la capacità di superare ogni avversità.
Il Jamaican Bobsleigh Team è un simbolo globale di sfida agli stereotipi. In un mondo in cui si pensava che solo le nazioni abituate al freddo potessero eccellere negli sport invernali, la loro storia dimostra che lo spirito olimpico non conosce confini climatici o culturali.
"Sono arrivato molto più tardi a capire cosa significasse il bob giamaicano per la gente in quel momento e cosa continui a significare. È la parte più bella del movimento Olimpico. Quando ora parlo di bob giamaicano, parlo di un'idea che non riguarda la quantità di tempo che impieghi sul ghiaccio. È l'idea che, indipendentemente da dove vieni o da chi siano i tuoi genitori, tu possa spostarti in altri luoghi e fare di più per te stesso. Si può fare più di quanto si pensi e più di quanto le persone intorno a te si aspettano". - Stokes3
Dal 1988 ad oggi la Giamaica continua a partecipare alle Olimpiadi Invernali regolarmente, in diverse competizioni, non solo nel bob.
Per approfondire:
Cool Runnings - Quattro sottozero - Regia di Jon Turteltaub
Questo articolo de Il Post
Risultati
⛷️ Lo sci ci ha regalato emozioni diverse. Killington doveva essere il teatro della 100esima vittoria di Mikaela Shiffrin, ma ancora una volta la pista di casa le è stata indigesta. Una bruttissima caduta, che ha fatto subito temere al peggio, le ha impedito una vittoria alla quale era decisamente avviata. Scongiurate le fratture, si parte con il recupero. Occasione persa per far punti quindi per Federica Brignone, che esce nella seconda manche del Gigante, vinto da Sara Hector, seguita da Zrinka Ljutic e Camille Rast. Belle notizie per Giorgia Collomb (classe 2006) e Ilaria Ghisalberti che hanno segnato i primi punti in Coppa del Mondo. Asja Zenere, prima delle italiane al 18° posto.
Sul fronte Slalom, sempre a Killington, invece, vince Camille Rast (terzo podio consecutivo che le fa prendere la testa della classifica di Coppa del Mondo, superando la Shiffrin), seguita da Swenn Larrson e Holdener, seconde a parimerito. Lara Colturi ottava, Giorgia Collomb sedicesima. Peterlini perfetta (sarebbe stata nella Top10) ma purtroppo inforca all’ultima porta invalidando tutto. Peccato davvero.
Sui risultati delle altre specialità, invece:
Biathlon: nella staffetta maschile di Kontiolahti, l’Italia ha mostrato segnali promettenti, grazie a una prestazione brillante di Tommaso Giacomel. Tuttavia, errori al poligono hanno relegato la squadra al 10° posto.
Sci di Fondo: Davide Graz ha chiuso 20° nella mass start di Ruka, dimostrando solidità in una gara dominata dal gruppo norvegese. Federico Pellegrino ha concluso al 22° posto, mostrando buona forma in avvio di stagione.
Nella staffetta femminile (sci di fondo) l'Italia chiude al 4° posto con Comola, Wierer, Auchentaller e Carrara. Il podio è sfuggito per poco, con un distacco di 1’22”5 dalla Svezia vincitrice. Prestazione promettente in attesa del rientro di Lisa Vittozzi in squadra.
🛷 Slittino: Dominik Fischnaller ha aperto la stagione con un 6° posto a Lillehammer 🇳🇴, mentre il doppio misto ha visto Italia 2 e Italia 1 piazzarsi rispettivamente 5ª e 6ª.
Nel singolo femminile, Sandra Robatscher ha chiuso al 10° posto, mentre nel doppio femminile Vötter/Oberhofer si sono classificate 5ª.
🏂 Ottimo weekend invece per gli azzurri dello snowboard a Pechino 🇨🇳:
Ian Matteoli ha conquistato il 2° posto nel Big Air snowboard, mentre nel Freeski, Miro Tabanelli e Flora Tabanelli sono saliti rispettivamente sul 2° e 3° gradino del podio, confermando l’ottimo stato di forma della squadra.
Buone notizie anche dallo slalom parallelo, dove Maurizio Bormolini trionfa e Gabriel Messner lo segue sul podio, terzo.
Successo per l’Italia anche nel gigante parallelo grazie a Edwin Coratti che conquista il primo gradino del podio.
🩲 A Rio de Janeiro 🇧🇷 si sono svolti i World Aquatics Junior Diving Championships 2024 con segnali decisamente incoraggianti per il futuro dei tuffi italiani. In particolare si è messo in mostra Simone Conte, capace di portarsi a casa ben 3 medaglie.
Valerio Mosca e Simone Conte eseguono una gara incredibile nel sincro da 3 metri, vincendo un argento, dietro solamente ai messicani Jesus Agundei e David Vazquez.
Sul fronte del sinco 3 metri femminile, brillano Rebecca Ciancaglini e Giorgia De Sanctis, che conquistano un argento, battute solamente dalle ucraine Kseniia Bochek e Diana Karnafel.
Simone Conte (ancora lui) e Raffaele Pelligra, vincono l’oro nella piattaforma sincro da 10 metri. Eroici.
Sempre nei 10 metri, ma questa volta individuale boys 16-18, Simone Conte si riconferma d’Oro. Una quattro giorni incredibile per lui.
🤺 Buona prova degli azzurrini nella prima tappa di Coppa del Mondo Under 20 di Sciabola ad Hammamet 🇹🇳:
Oro femminile a squadre: Mariella Viale, Elisabetta Borrelli, Alessandra Nicolai, Maria Clementina Polli.
Bronzo maschile a squadre: Marco Stigliano, Edoardo Reale, Francesco Pagano, Massimo Sibillo.
Oro individuale femminile: Mariella Viale.
Argento individuale maschile: Edoardo Reale.
Bronzo individuale maschile: Cosimo Bertini.
⛸️ Sul ghiaccio questo weekend niente gare di artistico ma solo short-track e pista lunga su diversi eventi.
Nella seconda tappa della Coppa del Mondo 2024-25 di pattinaggio velocità su pista lunga a Pechino continuano gli ottimi risultati in Division-A di Davide Ghiotto (2° nei 5.000 metri), Francesca Lollobrigida (6ª nei 3.000 metri) e Daniele Di Stefano (3° nella mass start).
Nella prima tappa della Coppa del Mondo giovanile di pattinaggio velocità su pista lunga a Tomaszow Mazowiecki 🇵🇱, si son messi in mostra diversi azzurrin*:
Oro nei 1.000 metri femminili neo-senior: Giorgia Aiello (1’21”57).
Argento nei 1.000 metri femminili neo-senior: Maybritt Vigl (1’22”05).
Oro nel team pursuit maschile neo-senior: Manuel Ghiotto, Manuel De Carli, Giacomo Zampedri.
🏃🏾 La Maratona di Valencia ha dato grandi soddisfazioni alla spedizione azzurra.
Innanzitutto lui, Yohanes Chiappinelli, che arriva 13esimo e si prende il nuovo record italiano, che ora è di 2h05:24. BRAVO!
Ma va menzionato anche Iliass Aouani che chiude 15esimo, con i crampi, eguagliando il precedente record italiano di Crippa (2h06:06). Tanta roba.
Sempre parlando di Maratona, ma spostandoci a Torino, sorprende l’esordio di Pasquale Selvarolo che vince con il tempo di 2h11:13. Niente male per esser la sua prima gara sulla lunga distanza.
🥋 Fino al 4 dicembre si svolgeranno i Mondiali di Taekwondo Poomsae a Hong Kong. Ne parliamo prossima settimana, ma c’è già uno storico traguardo raggiunto dall’Italia grazie ai due bronzi ottenuti da Greta Mascherino (Poomsae – Female Cadet) e dal team Andrea Norbiato, Beatrice Coradeschi, Federico Serain, Luca Ferella, Luca Matellini, Valentina Arlotti (Freestyle – Mixed Team Over 17).
Nel weekend ci sono stati a Giugliano anche i Campionati Italiani Taekwondo 2024. Le gare hanno spaziato dalle categorie maschili e femminili fino al parataekwondo. Evento clou della due giornate, oltre naturalmente alle gare, è stato l’annuncio ufficiale del ritiro di Gianmarco Moschin, celebrato con una standing ovation.
Qui l’elenco dei vincitori:
Categorie Femminili:
-46 kg: Giulia Galiero, -49 kg: Alessia Sturari, -53 kg: Ilenia Elisabetta Matonti, -57 kg: Giada Al Halwani, -62 kg: Cristina Gaspa, -67 kg: Natalia D’Angelo, -73 kg: Maristella Smiraglia, +73 kg: Ana Ciuchitu.
Categorie Maschili:
-54 kg: Andrea Conti, -58 kg: Teodoro Del Vecchio, -63 kg: Christian Santinelli, -68 kg: Gabriele Caulo, -74 kg: Angelo Mangione, -80 kg: Antonio Gerrone, -87 kg: Alexandre Oberhofer, +87 kg: Mattia Molin
Parataekwondo:
K44 -65 kg (femminile): Margherita Borsoi, K40 -80 kg (maschile): Luca Turtoro
News e performance da conoscere
Sabastian Sawe vince la Maratona di Valencia con il tempo di 2h02:05 diventando il quinto uomo più veloce della storia sui 42,195 km e siglando il primato mondiale stagionale.
Scontro Irma Testa vs Angela Carini, fuori dal ring. Brava Irma.
Sono stati assegnati i World Athletics Award 2024 e il nostro Mattia Furlani vince nella categoria Rising Star. Qui l’elenco completo degli atleti:
Women’s World Athlete of the Year: Sifan Hassan (NED)
Men’s World Athlete of the Year: Letsile Tebogo (BOT)Women’s track: Sydney McLaughlin-Levrone (USA)
Women’s field: Yaroslava Mahuchikh (UKR)
Women’s out of stadium: Sifan Hassan (NED)
Men’s track: Letsile Tebogo (BOT)
Men’s field: Mondo Duplantis (SWE)
Men’s out of stadium: Tamirat Tola (ETH)Women’s Rising Star: Sembo Almayew (ETH)
Men’s Rising Star: Mattia Furlani (ITA)
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