VOCI - Intervista a Massimiliano Ambesi
Quattro chiacchiere con la voce che da oltre 20 anni racconta gli sport invernali su Eurosport. A seguire i risultati azzurri del weekend.
VOCI è un’appendice di Oltre il Podio, dove, invece di raccontare la storia di un atleta iconico, troverete un’intervista a una figura del mondo dello sport: dagli allenatori ai telecronisti, passando, perché no, anche per gli atleti.
Ospite di questa seconda “puntata” è la voce di Massimiliano Ambesi che da oltre vent’anni si occupa di sport invernali su Eurosport.
Cominciamo.
Massimiliano Ambesi - Commentatore, analista e opinionista sportivo
Da oltre 20 anni sei la voce degli sport invernali su Eurosport. Come ti sei avvicinato al mondo delle telecronache sportive?
Per una serie di coincidenze. Tutto è partito dall’avere contattato Dario Puppo tramite mail per illustrare una serie di dati e situazioni relative al biathlon, che ai tempi commentava da solo. In ogni caso, fossi stato meno pigro e più ambizioso, mi sarei occupato di altro e tuttora mi pento di avere intrapreso l’attuale strada. Si tratta del mio principale cruccio.
In molti, me compreso, ti considerano un vero e proprio divulgatore degli sport invernali (biathlon su tutti), capace di creare passione attorno a sport troppo spesso considerati dal mainstream solo in caso di vittorie eclatanti. In particolare, non solo attraverso le tue telecronache, dove solitamente ti rivolgi a un pubblico di conoscitori della materia, ma anche attraverso i tuoi social, dove argomenti, dettagli e rispondi a tantissimi commenti. Ti riconosci in questo ruolo?
Di certo, un divulgatore poco efficace e non particolarmente dotato considerando la poca attenzione rivolta agli sport in questione e la scarsa cognizione di causa che si avverte ovunque ogni qual volta se ne senta parlare.
I social rappresentano semplicemente uno strumento per fornire qualche informazione in più e per provare a contestualizzare quanto sta avvenendo. In generale, se ne potrebbe fare un utilizzo migliore.
In particolare i contenuti social di Eurosport trovo che abbiano aiutato molto l’esposizione dei telecronisti e, di conseguenza, delle loro capacità e competenze. In qualche modo la tua famosa telecronaca della vittoria dell’oro di Windisch ai Mondiali di Östersund, insieme a Dario Puppo, ha da un lato reso più “pop”, nell’accezione positiva del termine, il vostro ruolo e dall’altro avvicinato molte persone a conoscere sport diversi dal calcio. Quanto è importante il ruolo dei social e di questo tipo di contenuti nell’espandere la cultura sportiva in Italia?
Il ruolo dei social potrebbe essere importante, ma i contenuti prevalentemente divulgati creano disinformazione in quanto volti esclusivamente a generare traffico. Premesso che l’accezione “cultura sportiva” ha un significato tutto da declinare, se “cultura sportiva” significa davvero conoscenza e proprietà della materia, in questo momento si è ai minimi termini. Chiaramente, in un contesto in cui il sistema dell’informazione sforna inesattezze a getto continuo e predilige ciò che è frivolo o di contorno, colori dei capelli, tatuaggi, numeri dei piercing, stranezze, urla, vita sentimentale, ecc…, non si può pensare che si generino competenza e conoscenza.
Nelle telecronache, nelle dirette su YouTube, nei post social, si vede che c’è una grandissima preparazione dietro. Numeri, contesto, statistiche e polso delle potenzialità degli atleti. Quanto lavoro c’è dietro ogni stagione e ogni gara?
Vivo di rendita su esperienze maturate nel passato, fiuto e rete di contatti, nulla più. Il tempo dedicato alla preparazione prima di una stagione ammonta a zero minuti. Quello, invece, speso prima di ogni gara varia a seconda dello sport trattato, ma in alcuni casi si arriva anche a dieci minuti. Impiego sicuramente più tempo a ideare un post, operazione che mi crea qualche patema perché sovente mi trovo a occuparmi di altro in contemporanea.
Una cosa importante da sottolineare è come tu spesso dia risalto non solo alle vittorie, ma anche ai secondi e terzi piazzamenti e a quelli nelle Top10. Trovi che finalmente anche il pubblico, complice la sensibilità maggiore delle nuove generazioni, inizi a dar maggior peso alle prestazioni anche in caso di non vittoria? Il caso più eclatante si è visto nelle scorse Olimpiadi di Parigi con la discussione Di Francisca - Pilato. Solo 5 anni fa molti avrebbero dato ragione alla prima e accusato la seconda. Fortunatamente c’è stato invece un forte supporto alla nostra nuotatrice, da casa e da molti altri atleti. Stiamo forse iniziando ad avere una cultura più sportiva e meno tossica?
Non penso che la critica a un piazzamento al di sotto delle attese rappresenti il metro per stabilire se l’approccio allo sport sia più o meno tossico. Esistono secondi posti, che possono essere ritenuti una delusione e decimi posti che possono passare per un trionfo. I risultati vanno contestualizzati, ma nel sistema della narrazione italiano mancano totalmente senso critico e capacità di analisi, spesso per scarsa proprietà della materia.
Parlando di Olimpiadi, si avvicinano quelle di Milano-Cortina. Cosa pensi che si dovrà fare per sfruttare al meglio la visibilità degli sport invernali in quella finestra temporale per gettare le basi per un movimento ancora più solido nel futuro? Ovviamente il tutto passerà anche dalla gestione degli impianti (per evitare molti errori commessi a Torino nel 2006).
Prima di pensare alla gestione degli impianti è necessario progettarne la costruzione laddove possano avere senso, ma non si tratta di un’operazione banale. L’unica via possibile per incrementare i numeri resta comunque quella di allestire un sistema ben funzionante di reclutamento e orientamento sfruttando la visibilità generata dall’evento di peso. Chiaramente, occorre il supporto di una comunicazione volta a creare interesse e curiosità, ma da questo punto di vista c’è ancora tanta strada da percorrere.
In questi anni il movimento sportivo è riuscito a capitalizzare il buon successo di medaglie (17 in 8 discipline diverse) di Pechino 2022? E in cosa le diverse federazioni dovrebbero migliorare per supportare al meglio gli atleti?
I risultati del quadriennio olimpico in corso sono stati complessivamente superiori al passato, anche ma non solo per l’assenza forzata della Russia. Il ruolo delle federazioni quando si parla di alto livello è quello di creare le condizioni più idonee affinché il materiale umano possa esprimersi al meglio. In tal senso, è fondamentale adoperarsi per avere a disposizione più capitali possibili allestendo un comparto marketing di primo piano capace di generare risorse.
Senza possibilità di investimento resta generalmente difficile eccellere e in alcuni sport risulta pressoché impossibile. Chiaramente, in un progetto di corretta allocazione delle risorse la formazione dei tecnici, fondamentali per lo sviluppo dalla base del movimento, deve rivestire una posizione apicale.
Le federazioni di concerto con il Coni hanno anche il dovere, laddove sia possibile, di trovare le modalità per riuscire a proporre il proprio prodotto nelle scuole dell’obbligo consentendo prima la conoscenza e poi la pratica del maggiore numero possibile di discipline sportive.
Una volta c’era solo la Rai, tv e radio. Poi, con l’avvento delle private e dei network internazionali, la competizione si è allargata, a volte a scapito della professionalità in favore del “coinvolgimento”. Come valuti l’attuale panorama delle cronache sportive? Di cosa senti la mancanza e cosa invece ti piace?
Per lo più desolante, sottoscritto compreso, motivo per cui auspico di dedicarmi al più presto ad altro. In ogni caso, non capisco perché professionalità e coinvolgimento vengano poste in contrapposizione. Per il resto, si entra nella sfera della soggettività. Alla domanda “di cosa senti la mancanza”, la risposta è “qualcosa o qualcuno che stimoli riflessioni, studio e indagini”. Al quesito “cosa ti piace”, “comprendere quanto sta avvenendo senza bisogno di seguire le immagini”, ma ormai avviene molto di rado.
Nel complesso, non esiste alcuna volontà di approfondire i temi, di cercare collegamenti, di proporre confronti. In tutto questo, resta da capire in primis quale sia la responsabilità delle varie emittenti e in secondo luogo cosa interessi veramente al pubblico attuale.
In alcuni casi mancano idee e capacità, ma ormai temo che la via intrapresa dal prodotto televisivo vada in una direzione lontana dall’analisi e dall’approfondimento. Le eccezioni sono ormai in via di estinzione e soprattutto sono avversate dal sistema, che predilige altro.
Spesso capita che per gare lontane la telecronaca venga fatta dagli studi in Italia. Quanto è complicato riuscire a regalare (e ricreare) l’atmosfera e le sensazioni che si provano naturalmente quando invece le si effettua in presenza?
Onestamente, non mi sono mai posto il problema e non saprei cosa rispondere. In alcuni casi commentare sul posto rappresenta un valore aggiunto, in altri finisce per essere una sorta di handicap. Non si può comunque generalizzare in quanto è necessario tenere in considerazione vari fattori senza scadere in luoghi comuni.
Ci sveli il tuo atleta preferito e quello che ti ha dato più soddisfazione nel commentare?
Non ho atleti preferiti in attività. Posso ritenermi onorato di avere seguito l’intera carriera di Hanyu Yuzuru e di Magdalena Neuner. L’errore è stato quello di non ritirarmi insieme a loro.
Risultati azzurri
Mondiali Slittino su pista naturale: Evelin Lanthaler fa la Manita (e un poker)
Vincere un titolo è già un’impresa eroica. Come vogliamo considerare allora un’atleta come Evelin Lanthaler che ha appena vinto il suo QUINTO mondiale nell’individuale di slittino su pista naturale?
Ah, già che c’era, si è portata a casa anche il QUARTO titolo consecutivo nella gara a squadre (insieme a Daniel Gruber). Se avete aggettivi adatti, fatevi avanti. Io son rimasto senza parole.
Anche i fratelli Lambacher ci mettono la firma. E per loro il titolo di campioni del mondo è una questione di famiglia: Matthias e Peter vincono due anni dopo il trionfo di Matthias con il fratello maggiore Patrick. Ma non finisce qui: a completare il quadro troviamo Tobias Paur e Andreas Hofer che conquistano il bronzo!
Altre bei piazzamenti arrivano dalla tappa di Coppa del Mondo junior di Umhausen 🇦🇹, dove c’è stato un poker nella gara femminile (Mulser, Castiglioni J., Stuffer; Castiglioni N.) e un primo e terzo posto nella gara maschile (Oberhofer e Gruber Genetti).
A Cortina è successo di tutto. Ed è stato bellissimo
La faccio semplice: le gare femminili a Cortina d’Ampezzo sono state la perfetta preview delle prossime Olimpiadi (sperando che anche i piazzamenti siano gli stessi).
Nella discesa libera vince, anzi, stravince Sofia Goggia, con una gara delle sue: rischi a ogni curva e picchi di velocità senza senso. Però arriva una sorpresa, un altro tabù sfatato: Federica Brignone sale per la prima volta sul podio di Cortina con un terzo posto che ha dell’incredibile, considerando che non è la sua specialità.
Molto bello il momento dell’intervista insieme a RaiSport e il siparietto sul podio. La cosa mi ha piacevolmente sorpreso visto che le due, finora, faticavano a star anche solo nella stessa stanza. C’era gioia nell’aria.
Brignone, dicevamo. È chiaro che il terzo posto è servito solo come antipasto. Così nel Super G, la tigre di La Thuile ha spaccato la pista. VINCE TUTTO. Lara Gut-Behrami finisce dietro di 58 centesimi. In ottica coppa del mondo io lo dico: non succede… MA SE SUCCEDE…
Buon risultato per Elena Curtoni, che ritrova fiducia dopo il brutto infortunio all’osso sacro della scorsa stagione. Chiude quarta a 3 centesimi dal podio.
Per quanto riguarda le gare maschili segnalo solamente il buon quarto posto di Dominik Paris nella discesa libera di Wegen. Per quanto riguarda lo slalom, invece, stiamo messi male male.
Italia prima nel medagliere agli Europei di Short Track
La JOYNEXT Arena di Dresda è azzurra. L’Italia porta a casa 11 medaglie, di cui 4 d’oro, piazzandosi in cima al medagliere totale, con dietro Paesi Bassi (6 medaglie) e Ungheria (3 medaglie). Trionfo è dir poco.
Ma andiamo con ordine: i 1000 metri femminili hanno visto la vittoria dell'intramontabile Arianna Fontana e un grande terzo posto per Elisa Confortola. Non sono stati da meno quelli maschili, con la vittoria di Pietro Sighel e il bronzo di Luca Spechenhauser.
Elisa Confortola si porta a casa anche un secondo bronzo sui 1500, preceduta da Gloria Ioriatti (argento).
Sui 500 metri i Sighel prendono argento entrambi, Pietro nella maschile e Arianna nella femminile. Chiude le medaglie individuali Chiara Betti, terza sulla medesima distanza,
Le ragazze, che hanno portato tutte a casa una medaglia individuale nelle divese specialità, hanno poi deciso di unirsi, come i Power Ranger, in un unico super-team per prendersi l’oro nella staffetta 3000 metri. BRAVE!
Stesso risultato per la staffetta maschile 5000 metri: Thomas Nadalini, Lorenzo Previtali, Pietro Sighel, Luca Spechenhauser e Mattia Antonioli salgono sul gradino più alto del podio.
CHAPEAU.
Slittino europeo a Winterberg
Gli azzurri dello slittino si sono portati a casa delle belle soddisfazioni da Winterberg, con le gare valide sia come tappa di coppa del mondo che per l’assegnazione del titolo di campioni europei. Ecco le medaglie:
Bronzo per Andrea Vötter e Marion Oberhofer nel doppio femminile 🥉
Bronzo per la squadra italiana (Verena Hofer, Ivan Nagler/Fabian Malleier, Dominik Fischnaller, Andrea Vötter/Marion Oberhofer) nella staffetta a squadre 🥉
Un weekend con due bronzi che conferma l'Italia ai vertici dello slittino europeo e mondiale.
Biathlon: che cosa ha fatto Giacomel!
Mamma mia, che gara pazzesca ha fatto Tommaso Giacomel, che vince la mass start di Ruhpolding conquistando il suo primo successo in Coppa del Mondo di biathlon. E se l'è meritato tutto, con un 20 su 20 al poligono e una freddezza incredibile nel battere mostri sacri come Johannes Boe!
È una giornata davvero pazzesca, fuori da ogni logica. È stata una gara dura, durissima: mi sono ritrovato al poligono finale con i migliori. Stavamo attraversando un momento complicato per tutta la squadra, questo risultato vale molto per me e per tutti noi. Sono davvero orgoglioso del lavoro che ho fatto in questi anni, ma anche di tutto quello che hanno fatto i nostri tecnici, tutto il nostro staff, tutto il nostro team - da Fisi
Altre news: sfiora il podio Dorothea Wierer, chiude quarta nella 12.5 km mass start femminile.
Che frecciate a Nimes: Record del mondo e 5 medaglie 🏹
Nella tappa delle Indoor Series di Nimes l’Italia ha giocato tutte le sue frecce con ottimi risultati. Nello specifico:
Elisabetta Mijno, con il punteggio di 593 punti dopo 60 frecce, stabilisce il nuovo record mondiale ed europeo paralimpico nell'arco olimpico femminile (in attesa di omologazione).
Lucilla Boari: Argento nell'arco olimpico femminile 🥈
Lorenzo Gubbini: Bronzo nell'arco compound maschile Under 21 🥉
Simone Barbieri: Bronzo nell'arco nudo maschile 🥉
Pietro Ghibaudi: Oro nell'arco olimpico maschile Under 15 🥇
Luigi Porta: Argento nell'arco compound maschile classe 50+ 🥈
Nuovi Record Italiani



Si è corso alla grande sto weekend, abbattendo diversi record.
Kelly Doualla ad Ancona corre i 60 metri indoor in 7.23, abbassando di 5 centesimi i record nazionali U18 e U20 fatti la settimana scorsa a Bergamo.
Elisa Valesin stabilisce il nuovo record italiano U20 sui 400 metri (53”04).
Marta Zenoni fa suo il primato italiano sui 1500 metri grazie al tempo di 4’03″59, superando dopo quasi 43 anni il record appartenuto a Gabriella Dorio.
Messner ci ha preso gusto 🏂
Che weekend per Gabriel Messner! Nella tappa di Coppa del Mondo di snowboard a Bansko 🇧🇬, ha conquistato due podi nello slalom gigante parallelo: Terzo posto 🥉 in gara 1 e secondo posto 🥈 in gara 2.
Quest’ultimo è il suo miglior risultato in Coppa del Mondo nello slalom gigante parallelo!
Quarto podio stagionale per Deromedis ⛷️
Simone Deromedis conquista il secondo posto in gara-2 a Reiteralm 🇦🇹, salendo così per la quarta volta sul podio in questa stagione e arrivando a 10 podi in gare internazionali in carriera.
Altri risultati:
BOB - Quinto posto per Simona De Silvestro e Giulia Chenet nella seconda sfida di Coppa Europa di Bob a 2 sul budello di Lillehammer, mentre ad Igls grande soddisfazione per la prova di Patrick Baumgartner che chiude quinto in rimonta, trovando il miglior risultato della stagione.
FIORETTO - Coppa del Mondo Under 20: la squadra femminile composta da Greta Collini, Letizia Gabola, Matilde Molinari e Vittoria Pinna ha conquistato la medaglia d’oro nella prova a squadre. Sempre Matilde Molinari sale sul gradino più alto del podio nell’individuale femminile. Medaglie di bronzo anche per la squadre maschile, e per Elia Pasin nell’individuale.
SCHERMA - Medaglie anche dal Circuito Europeo Under 23 “Fencing for Everyone”: successo per Benedetta Fusetti nella sciabola femminile, bronzo di Edoardo Manzo nella spada maschile. Podio tutto italiano nella sciabola maschile: vince Marco Mastrullo, secondo Lorenzo Ottaviani, terzi Pietro Bertola e Antonio Tallarico.
SLOPESTYLE - Flora Tabanelli quarta nella gara di slopestyle, altra disciplina dello sci freestyle, sulle nevi di Laax. Attualmente è il miglior risultato della carriera in questa specialità.
SALTO CON L’ASTA - Bruni seconda a Bordeaux con 4,56.
CORSA - Laura Pellicoro realizza il proprio personale sui 1000 metri indoor con il tempo di 2’37″04, abbassando di oltre cinque secondi il record personale di 2’42″51 siglato l’anno scorso.
UNIVERSIADI - ci sono molte medaglie italiane, ma facciamo il punto quando terminano.
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Tifa anche tu!
Oltre il podio è una newsletter dedicata al mondo degli sport senza palla, che racconta storie di atleti che hanno ispirato e che ispirano il mondo.
Grazie per l'intervista a Massimiliano, che per me è un mito al pari di atleti prestigiosi!! È stata una graditissima sorpresa!! Mai banale, nemmeno in queste risposte. Mi ha spiazzato il tempo di preparazione ad una diretta, è davvero un fenomeno. Non mi ha spiazzato invece la risposta su Lena Neuner: non ha mai mascherato apprezzamenti per questa impareggiabile atleta!