VOCI - Intervista a Alessandro Neotti
Ho fatto quattro chiacchiere con il creatore di Pillole d'Atletica, il progetto di divulgazione sportiva sul mondo dell'atletica leggera.
VOCI è un’appendice di Oltre il Podio, dove, invece di raccontare la storia di un atleta iconico, troverete un’intervista a una figura del mondo dello sport: dagli allenatori ai telecronisti, passando, perché no, anche per gli atleti.
Ospite di questa terza “puntata” è Alessandro Neotti, atleta, allenatore di salti in estensione e ideatore di Pillole d’Atletica.
Pronti, partenza… via!
Highlight di puntata
Intervista a Alessandro Neotti
Il recap degli European Running Championships
Le novità olimpiche a Los Angeles 2028
Il terribile infortunio di Brignone
New Record
Alessandro Neotti - Creatore di Pillole d’Atletica.
Pillole d’Atletica è un grande progetto di divulgazione del mondo dell’atletica leggera. Ci racconti come ha preso vita?
È un progetto nato nel 2020 prima della pandemia per via della volontà di creare un qualcosa che secondo me mancava nel panorama dell'atletica italiana, ovvero qualcuno che raccontasse e approfondisse l'atletica in modo tranquillo, gentile e con il sorriso. Cioè in pratica ho visto che mancava un genere di contenuti che avrei io in primis guardato e allora mi sono messo direttamente io a crearli.
Il progetto è gestito interamente da te che ti occupi di raccogliere i dati, razionalizzare, girare, montare e poi distribuire sui social. Una mole di lavoro enorme. Quanto tempo effettivamente ti occupa la gestione di tutto questo?
Dipende tutto dalla giornata. Se non ho altri impegni posso dedicarci anche 8 ore al giorno, altrimenti a volte soltanto 2 ore. Lo prendo come fosse un vero e proprio lavoro.
Una cosa che colpisce dei tuoi video è la capacità di rendere semplici tecnicismi complessi e, soprattutto, l’utilizzo di dati e numeri a supporto della narrazione e non il contrario. L’abbondare di statistiche credi possa aiutare ad avvicinare un nuovo pubblico all’atletica oppure rischiano di “spaventare”?
Grazie! Indubbiamente tanti dati rischiano di spaventare e creare confusione. Per quello secondo me dipende molto da come vengono raccontati. Se io dico in tono entusiasta che un atleta ha saltato 17,80m nel triplo si capisce immediatamente che è un'ottima misura, anche senza capirci nulla di tale specialità. Poi spesso le statistiche aiutano a comprendere meglio un esempio, soprattutto se rapportate con la realtà. Quando lavoro nelle scuole mi piace sempre mettere nel pratico le cose, come ad esempio: "in tutta la storia dell'umanità solo 4 uomini hanno lanciato una palla pesante come quasi 5 bottiglie d'acqua da 1,5 litri oltre i 23 metri, che è molto di più di quest'aula".
La tua passione sportiva inizia con il salto in lungo, poi sei passato alla velocità. Qual è però la tua specialità preferita da spettatore?
Come atleta mi dedico principalmente al salto triplo ed è la specialità che principalmente alleno. Per me quella è la specialità più bella da guardare e da praticare perché lo considero un gesto estremamente elegante e complesso. Tuttavia sono ben consapevole che sia una cosa molto soggettiva, perché chiunque potrebbe definire "elegante e complessa" ogni specialità di atletica. Del triplo mi affascina ogni aspetto della sua esecuzione che può essere fatta con differenti stili per adattarsi alle caratteristiche dell'atleta. Non a caso mi sono laureato parlando della storia del salto triplo.
A proposito di salti: come ti poni rispetto alla proposta di modificare il salto in lungo calcolando il salto dall’effettivo punto di stacco e non più dall’asse di battuta, eliminando sostanzialmente i salti nulli?
Dirò una cosa controcorrente: a me piace enormemente quest'idea. Quando guardo un salto a me interessa chi effettivamente riesce ad arrivare più lontano, non mi interessa chi sia il più preciso degli atleti. Tuttavia, sono d'accordo con chi dice che questa cosa andrebbe a rivoluzionare completamente la specialità e posso comprendere appieno chi vede questa possibile innovazione come un'eresia nei confronti della storia del salto in lungo (e anche triplo, perché anche tale pedana sparirebbe). Ho notato una cosa particolare: chi è contrario a questa regola spesso non è "piccolo", ma già pratica da tanti anni atletica. Ho provato a fare questa stessa domanda ai miei atleti (ragazzi, cadetti e allievi al primo anno) ed è stato un plebiscito: "ma che bello! La introducono da domani questa regola, vero?". Immagino che sia dovuto al fatto che non hanno il preconcetto del "si è sempre fatto così e quindi deve rimanere tale", ma pensano solo al fatto che almeno potrebbero concentrarsi solo sul saltare nel miglior modo possibile.
Laureato in scienze motorie, fai l’allenatore e, in contemporanea, il divulgatore. Da qui a dieci anni dove vorresti arrivare e cosa ti piacerebbe realizzare?
Sinceramente da qui a dieci anni non ho la più pallida idea di dove sarò. La mia priorità assoluta è fare l'allenatore di atletica e spero un giorno di poter arrivare in alto come risultati, ma non c'è fretta. Trovo enorme soddisfazione nel costruire mattone dopo mattone gli atleti. Prima o poi i risultati arriveranno. Nel mentre ho un gran bel gruppo affiatato di saltatori che continua a crescere nel tempo.
Hai creato una community di appassionati e nei commenti sotto ai video si nota partecipazione attiva e la quasi totale assenza di commenti tossici: un traguardo non da poco vista la piega presa dai social negli ultimi anni…
Credo che molto sia dovuto al mio modo di pormi che è lo stesso che uso nella vita quotidiana: ottimista, con il sorriso e senza prendersi troppo sul serio. Presentandosi in questo modo di solito si scoraggiando spesso commenti beceri. Però ne arrivano comunque e io prontamente li elimino. Ci tengo che sia un luogo senza tossicità la mia community e chi ci capita deve trovare un posto tranquillo e senza stupidità. Poi se qualcuno invece dovesse scrivere qualcosa contro di me nessun problema, quello lo lascio senza problemi perché la cosa non mi tange. Mentre non sopporto che vengano attaccati e criticati gli atleti et similia senza la minima ragione.
Media e diritti TV: Rai e Sky Arena si dividono gli eventi internazionali ma la copertura rimane frammentata e spesso lasciata ai singoli organizzatori che, a volte, ricorrono alle Live di YouTube. Che cosa si può fare per rendere davvero più fruibile e mainstream il mondo dell’atletica?
Vincere. Credo che non si possa scappare da questo fattore. Anche se venisse raccontata e pubblicizzata nel modo migliore possibile, per renderla veramente mainstream serve portare a casa risultati, cosa che effettivamente dal post-pandemia sta avvenendo in modo costante. Da una parte sarebbe bello avere tutta l'atletica in un unico luogo per guardarla senza impazzire, però il fatto che sia divisa su più fronti (RAI, Sky, Live streaming, ecc...) permette anche di avere una molteplicità di approcci che nel complesso potrebbero abbracciare più persone.
Dal tuo punto di vista il movimento sta capitalizzando i successi di Tokyo 2021 e Parigi 2024? Come si potrebbe migliorare e supportare gli atleti?
Secondo me sì. La federazione di atletica (FIDAL) ha stretto molti contratti di sponsorizzazione in questi anni proprio grazie ai successi dei nostri atleti. Sul territorio poi l'ago della bilancia lo fanno le piccole società. Noi nel nostro piccolo siamo stati contattati da diverse scuole per avviare progetti di atletica in cui noi allenatori andiamo nelle scuole a fare lezioni di atletica e questo porta nell'immediato a convincere alcuni ragazzi ad iscriversi ad atletica e nel lungo termine, se le cose vengono fatte in modo corretto, può lasciare una sorta di "bel ricordo" dell'atletica che si va a sedimentare negli anni. Anche così per me si può far crescere l'atletica in un territorio: farsi vedere presenti e creare nel corso del tempo la nomea di sport "bello" nelle persone. Dal mio punto di vista è adesso che l'intero movimento sta andando bene che dobbiamo seminare il futuro del nostro sport.
Chi sono i prospetti e le promesse azzurre che potrebbero regalarci grandi sogni nei prossimi anni?
Sono così tanti che sommando il numero di caratteri dati nelle risposte precedenti sarei solo a metà dell'opera. Buona parte della nostra Nazionale dovrebbe essere ancora a lungo presente nel panorama internazionale, anche fino ai Giochi Olimpici di Brisbane 2032. Alcuni nomi? Mattia Furlani e Larissa Iapichino nel salto in lungo, Lorenzo Simonelli negli ostacoli corti, Matteo Sioli nel salto in alto, ma c'è anche tutta una generazione di atleti attualmente U20 o 20enni che è la migliore mai vista nella storia italiana: Serena Di Fabio e Giuseppe Disabato nella marcia, Daniele Inzoli nel salto in lungo, Erika Saraceni nel triplo, Pietro Villa nel giavellotto, Lorenza De Noni negli 800, Alessia Succo negli ostacoli e poi tutta un'incredibile quantità di velocisti: Margherita Castellani, Kelly Doualla, Alice Pagliarini, Eduardo Longobardi, Diego Nappi, Elisa Valensin, ecc... e veramente potrei andare avanti ancora e ancora con l'elenco dei grandi nomi giovanili che nei prossimi anni si affacceranno nell'atletica dei grandi. Siamo veramente in un momento di enorme fermento per la nostra atletica: abbiamo dei veterani incredibili il cui canto del cigno potrebbe essere a Los Angeles 2028, un'altra fascia di atleti pronta a raccogliere l'eredità dei grandi per segnare nuovi incredibili traguardi per l'Italia e poi abbiamo già un'altra generazione di talenti pronta ad esplodere in modo devastante entro i prossimi 8-10 anni.
Nella prima edizione degli European Running Championships abbiamo spaccato!



Il nuovo format voluto dal consiglio europeo di atletica leggera, con l’obiettivo di mettere al centro della scena le corse su strada, ha esordito quest’anno in Belgio e avrà cadenza biennale. Due giorni, tre gare: 10km, mezza maratona e maratona.
E l’Italia ha oggettivamente spaccato.
La maratona ha visto trionfare il milanese Iliass Aouani, che arriva al traguardo in 2h09’05” conquistando il sesto oro europeo della storia italiana dopo i due di Bordin, i due di Baldini e quello di Meucci (Daniele, non quello del telefono).
Ma è nella 10km femminile che arriva il capolavoro. Nadia Battocletti fa una gara tatticamente e atleticamente perfetta. Se avete mezz’ora, godetevela su Eurovision Sport (basta registrarsi ed è gratuito). Non solo vince, lo fa in 31’10”, migliorando di 9 secondi il suo precedente record italiano. Il regalo perfetto per il suo 25esimo compleanno.
E non finisce qui: grazie ai posizionamenti delle altre azzurre in gara, in particolare le prestazioni di Sofia Yaremchuk (settima) e Valentina Gemetto (decima), l’Italia ha conquistato la medaglia d’oro a squadre.
A margine, momento molto romantico per Valentina Gemetto a fine gara, quando Paolo Aimar si è inginocchiato chiedendole la mano. Congratulazioni ragazzi.
Last but not least, il bronzo di Sara Nestola nella mezza maratona femminile, con il tempo di 1h11’26”.
L’Italia chiude quindi con 4 medaglie, di cui 3 d’oro e una di bronzo.
Novità Olimpiche
Le Olimpiadi di Los Angeles 2028, nonostante il governo USA, puntano a essere le più inclusive di sempre. Il Comitato Olimpico Internazionale ha approvato un programma che prevede un numero maggiore di eventi e una distribuzione più equilibrata tra atleti e atlete.
Anche questa volta non ci sarà la parità di genere totale, ma stavolta sarà inversa, con un numero di atlete superiore a quello degli atleti per la prima volta nella storia olimpica. Aumenteranno inoltre le gare miste, che coinvolgeranno sia uomini che donne in competizioni a squadre o di coppia.
Vedremo nuovi sport come il cricket, il flag football, il baseball/softball, il lacrosse e lo squash. Ma ci saranno novità anche per i classici: nell'atletica, viene introdotta la staffetta 4x100 mista e cambierà il formato della marcia. La ginnastica artistica aggiungerà una prova a squadre mista. L'arrampicata sportiva vedrà le specialità di boulder e lead separate in eventi distinti e il nuoto include nuove gare sprint da 50 metri.
Per chi vuole, qui trovate tutti i dettagli.
Il terribile infortunio di Brignone
C’è poco da girarci intorno: l’incidente di Federica Brignone agli assoluti italiani è stato una mazzata incredibile, specialmente se si considera che arriva al termine della sua stagione migliore e con le Olimpiadi Invernali dietro l’angolo.
Long Story Short: durante la discesa, l’azzurra ha inforcato. Risultato: frattura scomposta del piatto tibiale e della testa del perone della gamba sinistra.
L’atleta è già stata operata a Milano ma non si sanno ancora i tempi di recupero.
Qualcuno, esattamente come accadde per Goggia, si è scagliato contro dicendo che è follia farsi male in una gara pressoché inutile. Io parto da un altro punto di vista: non si diventa i migliori perché si gareggia al risparmio. Si diventa i migliori perché si dà tutto, sempre. Se si inizia anche solo a pensare di scegliere quali gare fare, in quali impegnarsi e in quali no, beh, non si eccellerà mai.
Come al solito faccio le cose in grande o non le faccio. Questa volta l'ho fatta grossa in negativo. Volevo ringraziare chi mi ha soccorsa in pista, chi mi ha aiutata a Trento, l'equipe medica della Fisi che mi ha operata e chi si sta prendendo cura di me qui alla Clinica La Madonnina. - Federica Brignone
Ora non resta che sperare nell’ennesima impresa della nostra tigre per Milano-Cortina.
New Record
Massimo Stano firma il record europeo dei 10.000 metri di marcia su pista con il favoloso crono di 37:33.03. È anche il terzo miglior tempo della storia.
Lukas Märtens fa cadere il record del mondo più vecchio del nuoto in piscina da 50 metri, quello dei 400 stile libero nuotandoli in 3’39”96.
Valarie Allman lancia il disco a 73,52m facendo in una volta sola il suo record personale, il sesto lancio di sempre, il record nordamericano.
Altri risultati
⛷️ Sci Alpinismo
Alba De Silvestro terza a Tromsø. Conquista il podio nell’individuale che chiude la stagione.
🎯 Tiro con l’arco
World Cup: due argenti per l'Italia del compound
🤸 Ginnastica Artistica
Ginnastica artistica, l’Italia vince il Trofeo di Jesolo! Manila Esposito trionfa nell’all-around.
Manila Esposito vince alla trave al Trofeo di Jesolo. Punteggio super, Alice D’Amato sul podio.
Lorenzo Casali sul podio in Coppa del Mondo!
🥋 Lotta
Europei Lotta: Aurora Russo conquista un grande bronzo!
🤺 Scherma
Mondiali Giovani e Cadetti “Wuxi 2025” – È d’argento la spada di Matteo Galassi tra gli Under 20 per l’ottava medaglia italiana! Allegra Cristofoletto resta a una stoccata dal podio.
Coppa Europa di scherma non vedenti, l’Italia primeggia nella Coppa Europa di Bouillargues.
🔫 Tiro a segno
"Mister Finale" colpisce: Mazzetti argento in Coppa del Mondo.
🪄 Lancio Giavellotto
59,25 nel giavellotto: a Treviso Padovan firma il personale dopo sette anni e diventa la quarta italiana di sempre, con la miglior misura di un’azzurra dal 2017.
🏊♀️ Nuoto Artistico
Enrica Piccoli sugli scudi nella tappa di Coppa del Mondo a Soma Bay. Quattro podi per l’Italia.
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Tifa anche tu!
Oltre il podio è una newsletter dedicata al mondo degli sport senza palla, che racconta storie di atleti che hanno ispirato e che ispirano il mondo.
Bellissima intervista e grande personaggio!