Gertrude Ederle: la nuotatrice che ha conquistato la Manica e cambiato il ruolo delle donne nello sport
La storia della prima donna ad attraversare la Manica, la vittoria di Federica Brignone a Solden, la coppa del mondo di nuoto a Incheon e parecchi World Record.
Nella settimana in cui avrebbe compiuto 119 anni, scopriamo la storia di:
Gertrude Ederle - Queen of the waves
Gertrude Ederle è stata la prima donna ad attraversare a nuoto il canale della Manica. Ma non solo: è stata un elemento di svolta, e un acceleratore, per il ruolo delle donne nello sport.
Terza figlia (di sei), Ederle viene incoraggiata dal padre, emigrato negli USA dalla Germania, a coltivare fin da piccola la passione per il nuoto, nonostante all'epoca lo sport fosse generalmente considerato inadatto alle donne.
A lei però annoia tantissimo. Lo fa perché deve, tanto che in un’intervista dirà:
A 9 anni bisogna seguire ciò che dicono i genitori.
Col tempo però ci prende gusto, scopre di essere brava e sviluppa una vera e propria passione per il nuoto, scoprendosi tra le prime a praticare il Crawl a livello agonistico (lo stile più simile all’attuale stile libero), in sviluppo in quegli anni.
Nei primi anni del Novecento, infatti, si utilizzano principalmente tre stili:
Sidestroke: nuotata su un fianco con un braccio disteso in avanti a lavorare solo di trazione sott’acqua, la testa sempre sopra il pelo dell’acqua e l’altro braccio a ruotare, dando così la spinta. Le gambe si muovono a forbice.
Rana: stile tra i più utilizzati ancora oggi.
Trudgen: braccia a rotazione alternata (come l’attuale stile libero) ma gambe a rana.
Il crawl moderno è l’evoluzione del trudgen, e lo si deve a Frederick Cavill, che, osservando dei ragazzini nuotare, si accorge che battendo le gambe in maniera coordinata con le braccia, si può ottenere una propulsione maggiore.
Ma torniamo a Ederle. A 15 anni decide di far sul serio. Si iscrive alla WSA, la Women’s Swimming Association, fondata nel 1917 a New York da Charlotte Epstein, e lì cambia tutto: in pochi anni perfeziona il suo stile e inizia a vincere. E vincere. E vincere.
In poco meno di due anni diventa la prima donna a detenere cinque record mondiali. A 17 anni gareggia alle Olimpiadi di Parigi 1924 dove, per gli USA, vince l’oro nella staffetta 4x100 stile libero 🥇 e due bronzi 🥉, rispettivamente nei 100 e 400 stile libero. Portandosi a casa anche altri 2 record del mondo, che non fan mai male.
Grazie a lei (e al movimento in crescita) il nuoto femminile inizia a diventare uno sport seguitissimo. Si parla di migliaia di persone che accorrono a vedere le gare, rispetto ai soli parenti presenti in passato. Ma ancora c’è chi dubita. Certo, in vasca le condizioni sono controllate. I veri uomini nuotano in acque libere.
Ed eccolo lì il nuovo obiettivo: le lunghe distanze.
Inizia con le acque della baia di New York. Nel giugno del 1925 percorre le 22 miglia che separano Manhattan da Sandy Hook in 7 ore e 11 minuti. Mai nessuno come lei. Né uomini né donne. Dovranno passare 81 anni prima che quel record venga battuto da Tammy Van Wisse.
Nello stesso anno decide di tentare l’impresa che ogni grande nuotatore sogna: attraversare a nuoto il canale della Manica.
Il primo tentativo fallisce, così come il suo rapporto con l’allenatore Jabez Wolffe, reo, secondo Ederle, di averla boicottata.
Il 6 agosto 1926 entra in acqua alle 7 del mattino da Cap Gris-Nez (Francia). E dopo 14 ore e 34 minuti arriva a Kingsdown in Inghilterra.
14 ore e 34 minuti. Oltre due ore in meno rispetto al record precedente, stabilito da Enrico Tiraboschi qualche anno prima.
14 ore e 34 minuti tra maree avverse, secche da evitare, banchi di meduse da attraversare (e conseguenti bruciature), freddo, fame, con solo una bussola per orientarsi.
Non è stata prima donna a tentare l’impresa. Ma è stata la prima a riuscirci. Il suo primato ha resistito per oltre 24 anni, quando venne migliorato da Florence Chadwick, (13esima donna ad attraversare la Manica).
Il ritorno negli USA è un trionfo. Tutta New York scende in piazza per renderle omaggio.
Negli anni successivi smette di nuotare, soprattutto a causa di una violenta caduta dalle scale che la costringe a un lunghissimo periodo di riabilitazione e le danneggia ulteriormente l’udito, rendendola totalmente sorda.
Ma non si allontana dall’acqua. Dedica anima e corpo all’insegnamento del nuoto, in particolare ai bambini non udenti.
Nel 1965 entra nella International Swimming Hall of Fame. Il giusto tributo per chi, come lei, ha fatto la storia di questo sport e non solo.
Per approfondire
La ragazza del mare - Stout Glenn (Rizzoli)
La ragazza del mare - regia di Joachim Rønning, Disney+
Risultati
🎿 Primo gigante femminile della stagione, prima vittoria per la regina indiscussa dello sci italiano. Francesca Brignone vince in rimonta a Soelden, davanti a Robinson e Scheib. Shiffrin butta via una prima manche incredibile, classificandosi quinta. Poco male, festeggiamo noi.
Le altre italiane: Marta Bassino tredicesima e Azenere ventesima.
Per quanto riguarda il maschile, con Odermatt fuori a sorpresa, la Norvegia domina facilmente il primo gigante di stagione, con Alexander Steen Olsen vincitore, seguito da Henrik Kristoffersen e Atle Lie McGrath. Ottima prestazione anche per Lucas Pinheiro Braathen, quarto con un grande recupero. Tra gli italiani, buona prova di Alex Vinatzer con un quinto posto, mentre De Aliprandini chiude decimo e Borsotti diciannovesimo. Il rientro del cannibale Marcel Hirscher, ora per l’Olanda, sorprende con un 23° posto dopo cinque anni dal ritiro.
⛷️ Salto con gli sci: nella gara individuale femminile, l’altoatesina Leonie Runggaldier ha chiuso al 14° posto con 93,8 punti, mentre Erika Pinzani si classifica 23°. In campo maschile, Maximilian Gartner è stato il miglior italiano, piazzandosi 24° con 183,2 punti. Nella gara a squadre femminile, l'Italia (Senoner, Pinzani, Runggaldier) ha ottenuto l'8° posto.
🏊♂️ Conclusa anche la seconda tappa della Coppa del Mondo di nuoto. Da Incheon torniamo con:
Thomas Ceccon sale sul terzo gradino del podio nei 100 misti (51"15) e nei 100 dorso col tempo di 50"41.
Anche Alberto Razzetti ottiene due terzi posti, rispettivamente nei 200 farfalla (1’52″23) e nei 400 misti (4'02"37).
Benedetta Pilato, proprio come a Shanghai, si porta a casa l’argento nei 50 rana (29"48).
🏊♂️ Nelle acque libere di Hong Kong successo nella 10 chilometri maschile di Dario Verani, che precede Marcello Guidi al secondo posto. Nella femminile, invece, Ginevra Taddeucci conquista l’argento.
⛸️ Nel pattinaggio di Pista Lunga, gli atleti azzurri fanno incetta di medaglie nell’International Race a Inzell:
Davide Ghiotto ha ottenuto un tempo straordinario nei 10.000 metri con 12’26″30, infrangendo il record mondiale di Niels Van Der Poel. Tuttavia, il record non sarà omologato poiché mancavano giudici ISU e controlli antidoping. Inoltre, Ghiotto ha segnato il miglior tempo stagionale mondiale nei 5.000 metri con 6:10.82.
Michele Malfatti ha ottenuto il 3° posto nei 10.000 metri (12’59″32) e il 2° nei 5.000 metri (6:19.76). Anche Riccardo Lorello ha ben figurato nei 10.000 metri con il 4° posto (13’20″50).
David Bosa ha vinto la gara dei 1.000 metri con un tempo di 1’10″37, mentre Daniele Di Stefano si è classificato 5° (1’10″91).
Nel settore femminile, Francesca Lollobrigida ha vinto nei 1.000 metri (1’16″54) e si è piazzata seconda nei 3.000 metri (4:05.93). Anche Alice Marletti e Arianna Fontana hanno ottenuto buoni piazzamenti, rispettivamente 6° e 7° posto nei 3.000 metri.
Nei 5.000 metri femminili, Alice Marletti ha vinto (7’17″00), con Laura Lorenzato seconda (7’20″77).
Nei 500 metri, Serena Pergher ha conquistato un 3° e un 5° posto, mentre David Bosa ha ottenuto un 4° e un 6° posto in due sessioni di gara.
Per quanto riguarda lo Short Track nell’ISU World Tour di Montréal, la staffetta femminile italiana composta da Chiara Betti, Elisa Confortola, Katia Filippi, Gloria Ioriatti e Arianna Sighel centra il primo podio tricolore della stagione. Peccato per Sighel sui 1.000 metri attivato quarto. Stesso risultato per la staffetta maschile.
🏋️ Conclusi gli European Junior & U23 Championship di Roszyn 🇵🇱, da dove arrivano ottimi risultati:
Federico La Barbera si laurea campione Europeo U23 (cat. <55 kg) grazie al sollevamento di 130 kg di slancio. Con i 103 di strappo, invece, prende un bell’argento di specialità.
Stessa categoria, ma femminile, Martina Bomben alza 81 kg di strappo e 102 di lancio, che le fanno guadagnare un bronzo sia di specialità che per la gara totale.
Ottimo esordio anche per Eleni Battistetti che, nella categoria fino a 49 kg, conquista la medaglia di bronzo nello slancio.
🎯 Segnalo, me l’ero fumato completamente, che nella gara di Trap femminile di tiro a volo al mondiale U21 di Lima, Maria Teresa Maccioni si è aggiudicata il titolo e Sofia Gori è arrivata terza vincendo la medaglia di bronzo. Il futuro è roseo.
🥌 Altra segnalazione importante, il terzo posto della nazionale italiana di wheelchair curling nel Torneo di Stirling, in Scozia, seconda competizione internazionale della stagione 2024-25.
🔫 Buoni risultati dalla finali di European Champions League di Belgrado.
Paolo Monna ha vinto la finale di pistola ad aria compressa battendo Federico Nilo Maldini (19-18 punti), mentre Danilo Dennis Sollazzo ha trionfato nella carabina allo shoot-off contro il norvegese Henrik Larsen. Martina Ziviani si è classificata quarta nella stessa competizione con 10 punti. Un po’ di sfortuna invece nelle competizioni a squadre, dove sono arrivati due quarti posti per le nazionali italiane di carabina e pistola ad aria compressa dai 10 metri.
🏊🏻 🏃♀️ 🚴🏿 Terzultima della Coppa del Mondo di triathlon a Tongyeong. Costanza Arpinelli e Beatrice Mallozzi si sono piazzate in Top Ten, rispettivamente all’8° e al 10° posto nella gara femminile, mentre Nicola Azzano ha chiuso 23° tra gli uomini.
News e performance da conoscere
Che cosa accade dopo la fine delle Olimpiadi di Parigi? Questo.
Federica Brignone è l’atleta italiana più vincente di sempre nella Coppa del Mondo di Sci con 28 successi.
Momento nuovi World Record nel nuoto:
Kate Douglass 🇺🇸 fissa a 2:14.16 il nuovo record mondiale nei 200m rana, superando il precedente di Rebecca Soni dopo 15 anni.
Regan Smith 🇺🇸 stabilisce il nuovo WR nei 100m rana in vasca corta con un incredibile 54.41.
World Record anche nella mezza maratona di Valencia, dove Yomif Kejelcha 🇪🇹corre in 57:30, migliorando di un secondo il precedente record di Jacob Kiplimo 🇺🇬 stabilito tre anni fa a Lisbona.